LATINA, I FATTI ACCADUTI SEI ANNI FA
Contrasse l’epatite C con la dialisi all’Ospedale Goretti: Asl a giudizio
All’epoca aveva 62 anni l’uomo di Sabaudia che ha citato in giudizio l’Asl di Latina ritenendo che sia stato contagiato dal macchinario della dialisi.
Oggi l’uomo che di anni ne ha 69 non ha alcun dubbio sul fatto che l’epatite C con cui deve convivere (insieme ad altre gravi patologie) sia imputabile alla mancata sterilizzazione della strumentazione emodialitica.
Infatti, sei mesi fa nel gennaio 2018 il Tribunale di Latina aveva già accertato il nesso causale fra emodialisi ed infezione epatica, durante un diverso processo contro il Ministero della Salute per non aver vigilato sull’attività emodialitica del Goretti. In quell’occasione l’uomo di Sabaudia aveva ottenuto dal Tribunale l’indennizzo previsto dalla legge del 1992.
Questa sentenza (una delle prime in Italia) aveva dichiarato che l’emodialisi è a tutti gli effetti una autotrasfusione e pertanto i danni conseguenti sono assimilabili a quelli dei soggetti danneggiati da emotrasfusione di sangue infetto. Nel corso di questo precedente giudizio, introdotto dall’Avvocato Renato Mattarelli era risultato che ““ a seguito di una complessa perizia medicolegale – prima della dialisi l’uomo non era positivo al virus dell’epatite C e solo dopo pochi mesi dal primo ciclo terapeutico era invece risultato positivo.
Oggi l’Avvocato Renato Mattarelli che assiste l’uomo di Sabaudia ha chiesto all’Asl di Latina di risarcire all’uomo di Sabaudia tutti i danni e quindi un risarcimento in aggiunta all’indennizzo legge n. 210/1992 (circa 800,00 € al mese che dovrà essere versato dal Ministero della Salute).
La vicenda del Goretti fu oggetto di interrogazione parlamentare.