Anagni, 14 giugno 2019.
Ci sono voluti 46 anni per ottenere il risarcimento per essere stata contagiata dal virus dell’epatite C. Nel 1973, quando la donna di Anagni aveva 39 anni era stata trasfusa al Policlinico Umberto I di Roma a seguito di un’emorragia.
Allora, per quarant’anni, fino a 2013, la dona non si era accorta di aver contratto l’epatite C. Tramite l’avvocato Renato mattarelli la donna aveva richiesto ed otenuto da subito l’indennizzo speciale previsto dalla legge in favore di soggetti danneggiati da vaccinazioni e trasfusioni.
Oltre all’indennizzo a vita (circa 800 euro mensili) l’avvocato Mattarelli la intrapreso la causa contro il Ministero della Salute che si è conclusa il 12 giugno 2019 con la condanna dello Stato a pagare circa 40 mila euro all’85enne di Anagni.
<<Quello che dispiace dell’85enne di Anagni è che l’importo di poco meno di 40 mila euro non è assolutamente adeguato a compensare i danni sifferti dalla donna>> commenta l’avvocato.
Normalmente infatti per il tipo di malattia epatica i risarcimenti non sono sotto i 100 mila euro. Nel caso dell’anziana donna di Anagni probabilmente il giudice non ha tenuto conto degli aspetti emotivi e psicologici della donna, anche in considerazione dell’età avanza.