Ottiene giustizia dopo 24 anni. Il Tribunale di Lecce ha riconosciuto a una studentessa infettata da epatite B un risarcimento di 50.000 euro e un assegno di 800 euro al mese come vitalizio. Due giorni dopo la nascita, infatti, la neonata fu sottoposta a una trasfusione di sangue per «malattia emolitica neonatale da incompatibilità materno-fetale» che ha causato l’infezione, scoperta l’anno successivo.