Non sapeva che una trasfusione all’inizio degli anni ’80 l’avesse infettata. L’aver contratto l’epatite C in un ospedale del Molise le aveva creato gravissimi scompensi al fegato, causandole una cirrosi epatica che nel giro di un anno le ha provocato la morte.
La donna, che viveva a Montreal, in Canada, dove una vita fa era andata a cercare fortuna, aveva 73 anni. Nel 2007 la terribile scoperta. A seguito del suo decesso uno dei figli, residente a Latina, ha deciso di vederci chiaro e ha ricostruito l’intera vicenda.
Nel 2014 è stata infatti avviata la causa contro il Ministero della Salute per omessa vigilanza, terminata con la sentenza del Tribunale di Roma notificata nei giorni scorsi ai legale della famiglia italo-canadese. Per gli eredi della donna un risarcimento di quasi due milioni di euro.