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LatinaQuotidiano. Morta per trasfusioni di sangue infetto, risarcimento milionario per la famiglia

10 gennaio 2017. Il Tribunale di Roma ha riconosciuto un risarcimento di un milione e 100 mila euro agli eredi di una donna morta a 73 anni nel 2011 a causa di trasfusioni di sangue infetto. La vittima era deceduta per una cirrosi epatica da epatite C contratta nel 1968 dopo la somministrazione di diverse sacche di sangue presso la casa Cura “Villa Fiorita” di Capua.

Ai figli era già  stato riconosciuto un primo indennizzo di 77mila e 500 euro nel 2011 come risarcimento per i soggetti danneggiati da trasfusioni di sangue infetto. Nel 2012 avevano iniziato una causa per il risarcimento integrale dei danni terminata con la sentenza n. 216 del tribunale di Roma del 10 gennaio 2016.

La causa è stata molto complicata perchè la cartella clinica dell’epoca era andata persa in un allagamento dell’archivio della clinica e anche le schede dei donatori di sangue sono state smarrite. I fatti sono stati ricostruiti attraverso prove indirette, presunzioni legali e testimonianze.

Il risarcimento, però, non soddisfa del tutto l’avvocato Mattarelli, legale dei figli della vittima, che aveva chiesto 2 milioni di euro di danni.

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