Il Ministero della salute condannato a versare 500.000 euro a un cittadino della provincia di Latina, sentenza passata in giudicato ma i soldi non arrivano.
LATINA – La sentenza è passata in giudicato, il Ministero della salute deve a un cittadino di Cori (Latina) 500.000 euro per una trasfusione da sangue infetto ma non intende pagare.
Per questo l’avvocato Renato Mattarelli che segue il caso ha chiesto il pignoramento per una somma precauzionale di 750.000 euro presso Banca d’Italia, Poste italiane ed Equitalia. “Si vuole dare – spiega il legale – un segnale forte al Ministero e alle sue dipendenze locali. Non è più ammissibile che in un’epopea di spremitura fiscale i cittadini danneggiati da errori medici ai quali è stato riconosciuto un risarcimento non vengano pagati dallo Stato”.
L’avvocato, specializzato in casi del genere e che assiste in Italia centinaia di pazienti danneggiati per sangue infetto o infezioni ospedaliere, ricorda anche che il credito per l’uomo di Cori produce ogni mese “interessi e rivalutazione per circa 1000 euro, in tempi di spese da tagliare se ne dovrebbe tener conto”. Inoltre c’è il problema di chi dopo aver combattuto la sua battaglia per avere il risarcimento rischia di non vedere i soldi “perchè le malattie contratte li stanno uccidendo”.
L’ultimo caso dieci giorni fa, una donna di Latina è morta senza ottenere i 200.000 euro dovuti dal Ministero della salute. “Abbiamo deciso di intraprendere energiche azioni esecutive contro il Ministero – conclude Mattarelli – attraverso pignoramenti anche a quelle istituzioni che, come Equitalia, incassano spesso in modo aggressivo per conto dello Stato tasse dai cittadini che non riescono ad avere i risarcimenti dovuti dallo Stato stesso”.
Giovanni Del Giaccio