Ad annunciarlo è stato l’avvocato difensore del paziente, Renato Matarelli, che è un esperto del settore.
Si terrà giovedì prossimo, 20 giugno, presso il Tribunale di Benevento, la prima udienza della causa intentata da un cittadino contro l’Asl Bn1 dopo che questi è risultato essere infetto da Hcv (Epatite C) a seguito di un ricovero presso il Presidio Ospedaliero Sant’Alfonso Maria de’ Liguori di Sant’Agata dei Goti.
Ad annunciarlo è stato l’avvocato difensore del paziente, Renato Matarelli. “Durante il ricovero del 2010, presso una struttura ospedaliera della convenuta Asl – si legge nell’abstract dell’atto di citazione – l’attore è stato infettato da Hcv (Epatite C).
Al momento del ricovero il paziente non era affetto da Hcv. Sei mesi dopo la degenza, l’attore è risultato positivo al virus epatico. Mai, tantomeno nei sei mesi precedenti e in quelli successivi al ricovero, il paziente è stato sottoposto ad altre fonti di rischio di contagio. La statistica scientifica e quella medica-chirurgica riconoscono che, oggi, la principale causa di veicolazione dell’Hcv è quella nosocomiale.
Esclusa ogni altra diversa fonte di contagio nei mesi che precedevano il ricovero, diversamente sarebbe stato assolutamente rilevato dai test epatici pre-operatori, così come nei mesi immediatamente successivi al ricovero, contraddistinti da una vita sanitaria morigerata, il ricovero risulta, “oltre ogni ragionevole dubbio” o quanto meno “più probabile che non”, l’unica causa dell’evento dannoso.
Alla infezione nosocomiale si aggiungono ulteriori profili d’inadempimento e d’illecito”.
Gazzetta di Benevento