Latina – 10 gennaio 2017 – 19:01 – Ministero della Salute ancora una volta condannato a risarcire una donna morta a causa di una trasfusione con sangue infetto. La donna, di Latina, era stata infettata alla casa di cura “Villa Fiorita” di Capua, in provincia di Caserta nel lontano 1968 e morta nel 2001 per una cirrosi epatica da epatite C. Ora il Tribunale di Roma ha condannato il Ministero della salute a risarcire gli eredi con 1 milione e 100.000 euro. Il legale della famiglia, l’avvocato Renato Mattarelli aveva già fatto ottenere agli eredi nel 2011 un primo indennizzo di 77.500 euro e dopo una lunga battaglia processuale e’ arrivata la sentenza della Corte di Appello. «Ãˆ stata una battaglia giudiziaria difficilissima visto che la cartella clinica del ricovero del ’68, indicante le trasfusioni, non è mai stata rinvenuta a causa di un allagamento dell’archivio della clinica e che le schede dei donatori di sangue, necessarie per la tracciabilità della provenienza del sangue, sono andate smarrite – ha spiegato l’avvocato Mattarelli. Non e’ il primo caso di maxi risarcimenti per sangue infetto in provincia di Latina