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Epatite C a causa di una trasfusione di sangue infetto. Risarcimento milionario

L’AVVOCATO MATTARELLI CHE ASSISTE I FIGLI DELLA DONNA HA PRESENTATO RICORSO E HA OTTENUTO IL RISARCIMENTO DAL GIUDICE DEL TRIBUNALE DI ROMA.

Monte San Biagio, accolto il ricorso: la 70enne aveva contratto l’ epatite C.

Sangue infetto, risarcimento milionario. Il Ministero della Salute dovrà risarcire di oltre un milione di euro i figli di una donna morta nel 2008 per un caso di sangue infetto.

La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Roma.
Il Ministero della Salute dovrà risarcire i tre figli di una donna morta al Goretti di Latina per un caso di sangue infetto e dovrà sborsare un milione e trecentomila euro. La sentenza è stata emessa dal giudice del Tribunale di Roma Federico Salvati per il decesso di una donna, nata a Monte San Biagio nel 1938 ma residente nel capoluogo pontino, scomparsa nel 2008 dopo che aveva contratto tre anni prima l virus dell’ epatite C e che aveva tentato di curarsi anche se la malattia era in uno stato avanzato.

Per non lasciare nulla di intentato la 70enne aveva chiesto tutto il suo iter medico, compresa la cartella clinica all’ospedale di Velletri quando fu ricoverata per il parto del primo figlio; dalle carte risultavano alcune trasfusioni di sangue che hanno insospettito la signora.

Assistita dall’avvocato Renato Mattarelli, P.C.D.C., queste le iniziali della donna, aveva presentato un ricorso per ottenere l’indennizzo mensile e la citazione in giudizio del Ministero della Salute per il risarcimento dei danni ma nell’ottobre della 2008 è morta. Sono stati i tre figli ad intraprendere un’azione legale nel luglio 2010 e il procedimento si è concluso con la sentenza di condanna del Ministero della Salute per non aver controllato e vigilato sulla raccolta e somministrazione del sangue infetto trasfuso. «Si tratta dell’ennesima affermazione di responsabilità dello Stato che non solo non ha curato bene i propri cittadini ma si è reso addirittura responsabile della morte di migliaia di persone contagiate da sangue infetto e di centinaia di migliaia di altri cittadini ancora in vita che convivono quotidianamente con infezioni killer», ha commentato l’avvocato Mattarelli.

Il Quotidiano di Latina

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