Ha donato il sangue per sedici anni, nonostante fosse affetta da epatite C.
Quando se ne sono accorti l’hanno sospesa, ma forse era già troppo tardi e altri hanno subito la stessa sorte di una donna di Pontinia, alla quale spetta ora un maxi-risarcimento per la scoperta del nesso causale della sua malattia con le trasfusioni ricevute nel 1984. Una proprio dalla donatrice che solo nei controlli del 2000, come scrive l’Asl in una nota, è risultata positiva e sospesa. <<Potrebbe avere infettato – dice l’avvocato Renato Mattarelli – chissà quante altre persone>>.
Il Messaggero