Il Tribunale di Latina ha condannato l’Asl di Latina a risarcire un pontino di circa 300.000 euro per una serie di presunte omissioni e cure errate che avrebbero portato il paziente a subire l’amputazione di una gamba.
I fatti risalgono alla fine degli anni 90 e riguardano un uomo ricoverato in varie fasi in 4 ospedali pontini (Latina, Sezze; Cori e Formia). Il Tribunale ha accolto le richieste degli avvocati Renato Mattarelli e Rosita Mezzini in punto di onere della prova (la cartella clinica era scomparsa); sulla presunta negligenza del Pronto Soccorso del S.M. Goretti e di tutti i medici dei 4 ospedali che hanno avuto in cura il paziente. Nonostante il «peregrinare» del paziente fra un nosocomio e l’altro sembra che nessuno si fosse accorto che lo stesso fosse stato colpito da una cancrena. Solo all’ospedale di Velletri gli è stata amputata, in due riprese, una gamba.
Il Tempo