Terracina, 17 luglio 2017.
Terracina, muore a 34 anni. Ipotesi malasanità : la famiglia vuole vederci chiaro.
Muore a soli 34 anni in un ospedale di Roma. I medici parlarono di una distorsione alla caviglia, in realtà avrebbe avuto un problema cardiovascolare. La famiglia, di Terracina, assistita dall’avvocato Renato Mattarelli, ha ora, a distanza di un anno, avviato una istanza di mediazione per la conciliazione. Si tratta quanto meno di una morte sospetta.
Il ragazzo aveva problemi di tossicodipendenza, ma questo era noto ai sanitari del “Fiorini” di Terracina che lo conoscevano bene, ma anche quelli del “San Camillo” di Roma dov’è morto. Questo non avrebbe, però, nulla a che fare con la mancata diagnosicontestata oggi dai familiari di “una endocardite infettiva acuta di facile compilazione”.
L’uomo è entrato al pronto soccorso il 2 luglio dello scorso anno, a Terracina, e dopo mille peripezie è morto il 12 dello stesso mese al San Camillo, ospedale al quale si contesta il mancato trattamento chirurgico della patologia. Secondo la ricostruzione medico-legale il quadro era chiaro, anzi “reso ancora più percepibile dallo stato di tossicodipendenza del paziente”.
Il 34enne ha passato, invece, 11 giorni tra il Fiorini di Terracina, una consulenza al Goretti di Latina, il rientro nell’ospedale di provenienza e quindi il “San Camillo”. La prima diagnosi era stata “trauma distorsivo”, legato al forte dolore alla caviglia, tanto che era stata mandato a casa. Il pomeriggio era tornato e era stato prescritto di un ecocolor-doppler per sospetta flebite e la terapia.
Sia il dolore che il decorso della malattia erano però peggiorati, con febbre alta e petecchie. Da qui il ricovero in Medicina e la terapia, inutile perchè gli esami ematochimici avevano “rivelato un costante innalzamento degli indici infiammatori ed infettivi”.
Ora la famiglia chiede di avere almeno un riconoscimento del danno. Resta da capire se la Asl di Latina e il San Camillo decideranno di aderire alla mediazione o se sarà necessario avviare una causa vera e propria.