La nota dell’avvocato Mattarelli all’Asl per il fallito tentativo di conciliazione

FONDI ““ La giustizia già si è pronunciata, ora si passerà alla richiesta di risarcimento del danno. Lo fa sapere l’avvocato Renato Mattarelli, che da 13 anni rappresenta la famiglia di Bruno Semenzato, l’uomo politico che morì nel 2003 circa un’ora e mezza dopo essere stato dimesso dall’ospedale San Giovanni di Dio. Ieri il legale ha tenuto un incontro per il tentativo di conciliazione extra giudiziaria con l’Asl che però non si è presentata, perchè scrive l’avvocato citando una nota dell’azienda, “non si ravviserebbero responsabilità sanitarie”.
Di tutt’altro avviso l’avvocato e i famigliari, poichè “la corte di Appello di Roma e la Cassazione penale hanno detto il contrario”. Il reato di omicidio colposo è andato prescritto ma “la Suprema Corte ha affermato la responsabilità dei sanitari del Pronto Soccorso di Fondi“. L’avvocato ripercorre i fatti: quella mattina Semenzato fu portato al Pronto Soccorso con un malore, “gli avevano detto di tornare a casa perchè stava bene” ma “manifestava tutti i sintomi di un infarto”. Dopo poco dopo sarebbe infatti dovuto tornare, “ma questa volta in fin di vita”.

Il legale annuncia ora un’azione risarcitoria. “Inevitabile – dice – a questo punto la notificazione dell’atto di citazione che l’avvocato Renato Mattarelli invierà a breve all’Asl di Latina con una richiesta di risarcimento che non potrà non tener conto degli effetti processuali per la mancata adesione, se non ad un accordo transitivo, quantomeno a quel senso di civiltà giuridica (richiesta dalla legge per la mediazione obbligatoria in materia di responsabilità sanitaria) che un incontro fra gli eredi Semenzato ed Asl di Latina avrebbe potuto contenere”.
Latina Editoriale Oggi
Notizia riportata anche su lunanotizie.it , fondinotizie.net e Il Messaggero
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