Indennizzo per un 80enne che nove anni fa aveva perso la moglie.
Dopo nove anni di attesa e un complesso iter amministrativo e giudiziario in sede civile, il Ministero della Salute ha accolto l’istanza di indennizzo inoltrata dai legali di un uomo di 80 anni di Latina che aveva perso la moglie per una cirrosi epatica a seguito di una decina di trasfusioni in un ospedale casertano.
La Asl doverà erogare 77,500 euro all’80enne del capoluogo, assistito dall’avvocato Renato Mattarelli che ha inoltrato l’ultimo ricorso amministrativo, quello che in sostanza è andato a buon fine dopo tanti anni di attesa. Il decesso della donna risale al 14 agosto 2001: il nesso tra la morte per cirrosi epatica di tipo C e le trasfusioni era stato parzialmente accertato dalla Commissione Medico Legale del Ministero della Salute incaricata proprio ad esprimere un parere sulla domanda di indennizzo dal rappresentante legale del marito della vittima.
Nel corso degli anni sono stati vari i tentativi che hanno visto impegnati l’avvocato e l’80enne al fine di ottenere le cartelle cliniche che contenevano, per l’appunto, l’indicazione precisa delle dieci trasfusioni avvenute nella struttura ospedaliera.
Ma la dirigenza dell’ospedale si era sempre rifiutata di fornire questo materiale documentale asserendo varie giustificazioni, tra le quali quella che la cartella clinica era andata persa a causa di una alluvione.
La domanda di accoglimento dell’indennizzo è passata attraverso la tortuosa ricostruzione giudiziaria dei testimoni che hanno ricordato come nel 1968 la paziente, poi dimessa, era stata sottoposta a svariate trasfusioni di sangue.
Latina Oggi