latina24ore.it – Dopo quasi 10 anni di calvario giudiziario, un uomo di 80 anni di Latina ottiene finalmente giustizia per la morte della moglie avvenuta il 14.08.01 a seguito di una cirrosi epatica di natura post trasfusionale.
Il nesso causale fra trasfusioni di sangue (circa una decina) ““ infezione da epatite C ““ cirrosi epatica e decesso venne parzialmente accertato dalla Commissione Medico Legale del Ministero della Salute incaricata di esprimere un parere legale sulla domanda di indennizzo di cui alla legge n. 210/1992 che prevede un indennizzo in favore dei soggetti danneggiati appunto da trasfusioni di sangue infetto.
Al tempo della domanda di indennizzo del 2002, il marito della deceduta aveva cercato invano di ottenere le cartelle cliniche (con l’indicazione delle circa 10 trasfusioni di sangue) in quanto smarrite dall’ospedale e pertanto, il giudizio di accoglimento della domanda doveva passare attraverso la tortuosa ricostruzione giudiziaria dei testimoni che hanno ricordato che nel 1968 la paziente (poi deceduta) era stata sottoposta a decine di trasfusioni di sangue.
Quindi, prima la domanda di indennizzo, poi il ricorso amministrativo, poi due ricorsi giudiziari davanti il Tribunale di Latina, ed ancora l’impugnazione in Corte di Appello di Roma ed, infine, un nuovo ricorso amministrativo dell’avvocato Mattarelli. Oggi la notificazione dell’accoglimento della richiesta di un primo assegno di € 77.500,00 a cui seguirà a breve la causa di risarcimento per l’integrale ristoro dei danni da morte e degli eredi.
dimmidipiù.it – Un uomo di Latina ottiene giustizia dopo la morte della moglie avvenuta per una cirrosi epatica post trasfusionale. Primo indennizzo da 80mila euro.
La moglie era morta nel 2001 per una cirrosi epatica di natura post trasfusionale e lui non si è rassegnato cercando la verità ed il riconoscimento dei danni per quella struttura che anziché assicurare la salute era stata portatrice di malattia. Dopo quasi 10 anni di calvario giudiziario, un uomo di 80 anni di Latina ha ottenuto finalmente giustizia per la morte della moglie, A.F., avvenuta il 14.08.01 a seguito di una cirrosi epatica per una decina trasfusioni ricevute alla casa di cura Villa Fiorita di Capua.
Il nesso causale fra trasfusioni di sangue ed infezione da epatite C ““ cirrosi epatica e decesso venne parzialmente accertato dalla Commissione Medico Legale del Ministero della Salute incaricata di esprimere un parere legale sulla domanda di indennizzo di cui alla legge n. 210/1992 che prevede un indennizzo in favore dei soggetti danneggiati appunto da trasfusioni di sangue infetto. Al tempo della domanda di indennizzo del 2002, il marito della deceduta aveva cercato invano di ottenere le cartelle cliniche (con l’indicazione delle 10 trasfusioni di sangue) in quanto smarrite dall’ospedale e pertanto, il giudizio di accoglimento della domanda doveva passare attraverso la tortuosa ricostruzione giudiziaria dei testimoni che hanno ricordato che nel 1968 la paziente (poi deceduta) era stata sottoposta a decine di trasfusioni di sangue.
Quindi, prima la domanda di indennizzo, poi il ricorso amministrativo, poi due ricorsi giudiziari davanti il tribunale di Latina, ed ancora l’impugnazione in Corte di Appello di Roma ed, infine, un nuovo ricorso amministrativo dell’avvocato Renato Mattarelli, il cui studio legale si occupa specificatamente dei danni da sangue. Ieri è stato notificato l’accoglimento della richiesta di un primo assegno di € 77.500,00 a cui seguirà a breve la causa di risarcimento per l’integrale ristoro dei danni da morte e degli eredi.
Latina press – Muore per trasfusione infetta, dopo dieci anni risarciscono marito
A quasi dieci anni dalla morte della moglie, avvenuta a seguito di una cirrosi epatica di natura post trasfusionale, questa mattina un 80enne di Latina si e’ visto riconoscere giustizia dal Ministero della salute che ha notificato l’accoglimento della richiesta di un primo assegno di 77.500,00 euro a cui seguirà a breve la causa di risarcimento per l’integrale ristoro dei danni per gli eredi. Un vero e proprio calvario cominciato il 14 agosto del 2001, giorno del decesso della donna. Una morte attribuibile, come accerto’ nel 2002 lo stesso Ministero chiamato ad esprimere un parere legale sulla domanda di indennizzo presentata dal marito, tra il nesso causale fra le circa dieci trasfusioni di sangue, l’infezione da epatite C contratta dalla signora, l’infezione sfociata in cirrosi epatica che ha portato poi al decesso. Un calvario umano e legale vista la mole di ricorsi amministrativi e giudiziari davanti il Tribunale di Latina e l’impugnazione in Corte d’Appello di Roma. Fino ad oggi, quando a quasi dieci anni dalla morte, giustizia e’ stata fatta.
Radio luna – Sangue infetto, ottiene giustizia dopo 10 anni
Ottiene giustizia dopo 10 anni di calvario un anziano di Latina che ha visto morire suo moglie il 14 agosto del 2001 dopo una trasfusione infetta. Il nesso tra la trasfusione di sangue, infezione da epatite C e morte venne parzialmente accertato dalla Commissione Medico Legale del Ministero della Salute incaricata di esprimere un parere legale sulla domanda di indennizzo. Al tempo della domanda, nel 2002, L’anziano aveva cercato invano di ottenere le cartelle cliniche perchè smarrite dall’ospedale per questo il giudizio di accoglimento della domanda doveva passare attraverso la ricostruzione giudiziaria dei testimoni. Lunghissimo l’iter giudiziario: prima la domanda di indennizzo, poi il ricorso amministrativo, poi due ricorsi giudiziari davanti il Tribunale di Latina, ed ancora l’impugnazione in Corte di Appello di Roma ed, infine, un nuovo ricorso amministrativo dell’avvocato Mattarelli. Oggi la notificazione dell’accoglimento della richiesta di un primo assegno di 77 mila 500 euro, cui seguirà la causa di risarcimento per l’integrale ristoro dei danni da morte e degli eredi.
Latina Notizie – Morì per una trasfusione con sangue infetto, dopo 10 anni il marito viene risarcito. Oltre 77mila euro di indennizzo.
Un assegno di oltre 77 mila euro. E’ questo il risarcimento concordato nei confronti di un anziano di Latina che 10 anni fa, a causa di una trasfusione con sangue infetto, vide morire di epatite C la moglie. L’uomo, dopo un lunghissimo iter giudiziario durato 10 anni (domanda di indennizzo, poi il ricorso amministrativo, poi due ricorsi giudiziari davanti il Tribunale di Latina, ed ancora l’impugnazione in Corte di Appello di Roma ed, infine, un nuovo ricorso amministrativo) finalmente ha ottenuto giustizia.